The Outer Worlds

The Outer Worlds

Developer/Publisher: Obsidian Entertainment

Piattaforma/e:

  • Ottobre 2019 (PC, PS4, Xbox One)
  • Giugno 2020 (Switch)
  • Marzo 2023 (PS5, Xbox Series X/S)

Recensione in breve:

The Outer Worlds è l’ultimo RPG di Obsidian.

Non è nuovissimo, ma per una “congiunzione astrale” sono finalmente riuscita a giocarlo, dopo averne sentito tessere le lodi per anni.

Il risultato è che non ho potuto finirlo, a causa di un bug, e dopo anni di illudermi devo ammettere con me stessa che Obsidian non fa per me…

Non stupirà nessuno, ma questa recensione è l’ennesimo rant controcorrente~

Come sempre, visto che sono pigra, abbrevierò il nome del gioco in “OW“.

Ho comprato, finalmente, un nuovo computer che ho (quasi) rinnovato con questo videogame.


Premessa

Ammetto di non aver finito la campagna principale, non per mia scelta ma per via di un bug e una serie di cose (vedi dopo).

Anche se già lo sospettavo, ma giocando è diventato più evidente, non sono il target di riferimento per OW.

Il che è assurdo, considerando che sono letteralmente cresciuta giocando a Baldur’s Gate e compagnia.

Un portatile per domarli tutti

Ho iniziato la mia “carriera” di gamer su pc, ma negli anni ho virato sulle console.

Fino a qualche anno fa non avevo una camera spaziosa.

Un desktop non era fisicamente possibile, e i laptop gaming diventavano ferri vecchi nel giro di poco.

Quando ha iniziato a diventare di moda lo streaming ho deciso di provarlo.

Giocare su una bestia di macchina in qualche sala server europea, e avere grafica ultra nel silenzio più completo, sembrava perfetto per me.

Posso dire che è stata una soluzione “tollerabile, ma non preformante“.


Baldur’s Gate è stato uno dei miei primi videogame.

Pillars of Eternity è stato uno dei primi giochi che ho “subito” in streaming.

OW è stato uno dei primi giochi con cui ho testato il nuovo pc.


Meglio morta che in prima persona

In realtà non so per quale motivo ho questo odio per le modalità, o i giochi, in prima persona.

Ho avuto i miei Call of Duty e Far Cry in gioventù.

Mai stata una grande fan, ma non mi “ripugnavano” come fanno adesso.

Non c’è una motivazione oggettiva che spieghi il mio odio per la prima persona.

Mi urta i nervi e, più che “immergermi”, mi dà l’idea di non vedere il 90% delle cose.

In più, i giochi in prima persona mi danno un’idea di sciatto.

Sviluppare videogame costa sempre di più, e con la prima persona gestisci il protagonista con un decimo delle animazioni.


I dialoghi delle mie brame

Le mie prime ore con OW mi hanno piacevolmente stupita.

I background che scegli durante la creazione del personaggio mi hanno fatto sorridere, e l’ho trovata un’idea divertente.

Ho deciso di fare una ex-commessa perché puntavo a un personaggio che fa pena a combattere, ma è un maestro del dialogo e del furto.

L’ambientazione non è male, ma come le meccaniche non è particolarmente innovativa e originale.

OW vorrebbe tanto essere Mass Effect o Fallout, ma fallisce su entrambi i fronti.

Compiendo sempre le stesse azioni, tipo uccidere nemici del solito tipo, ti verranno applicati dei malus.

A livello di meccaniche sono solo valori sulle statistiche o abilità bloccare, ma hanno fatto quel passo in più che è sempre apprezzabile.

I malus sono argomentati in maniera diegetica, con testi tipo: ti sei fatto male saltando giù talmente tante volte che ora hai le gambe a pezzi e non puoi più correre.


Nelle prime fasi ho apprezzato la cura maniacale nei testi, dai dialoghi alle descrizioni degli oggetti.

Col senno di poi, magari era meglio se perdevano meno tempo a scrivere descrizione “sassy” per i surgelati e limavano un po’ di meccaniche e bug…

Anche se ci sono ben 3 statistiche di tipo comunicazione, abbastanza spesso appaiono anche scelte legate ad altre statistiche.

Il che non è un male, ma non credo di essere una grande fan per come sono state implementate.

Se sono clickabili vuol dire che hai abbastanza punti, per cui puoi scegliere l’opzione ed è un “successo automatico”.

Una parte di me lo ritiene un bene, perché non c’è nulla di più frustante di avere 95% di successo e fallire.

Ma mi lascia anche l’amaro in bocca, perché rende il tutto un po’ meno imprevedibile.

Inoltre, mi dà l’idea che sia così perché non avevano voglia di perder tempo con un sistema più complesso.


Luoghi anonimi e spenti

Ho trovato la prima mappa un po’ piccola, ma ho pensato fosse perché era una sorta di tutorial iniziale.

Non dico che tutti i giochi debbano essere open world, ma in questo decennio trovo assurdo avere dei caricamenti per passare da una strada a una stanza.

Per di più gran parte delle location sono riciclate, e la palette di colori è sempre quella.

Capisco che il messaggio sia “è tutto in rovina”, ma Bisanzio me la aspettavo più bella e pretenziosa, invece è grigina e anonima come tutto il resto.

Senza contare che nelle prime ore raccogliere le risorse (compreso il loot dei cadaveri) è snervante perché non è chiaro con cosa puoi interagire.

Dopo sblocchi delle abilità che ti aiutano, ma non saprei se è una scelta voluta, o una scusa per riempire la lista delle abilità.


The “message”

La prima città cade a pezzi, con gente che campa di “tonno” in scatola che produce ammazzandosi di lavoro in fabbrica.

Vivendo di scatolette sono malaticci, e la prendono con filosofia: non sono degni di essere curati perché non sono un elemento produttivo dell’ingranaggio.

Le corporazioni sono votate a far soldi, ma per loro stessa ammissione le scatolette che producono a malapena sostengono la popolazione locale.

Scusatemi la botta di ottimismo, ma in quel caso nella macchina non ci finirebbero i ratti spaziali ma le persone.

Gli impiegati sono palesemente indottrinati, sarebbero ben felici di gettarsi nella macchina per aiutare l’azienda invece di stare a girarsi i pollici in un lazzaretto.

Ho l’orribile sensazione di aver fatto un discorso molto simile ai tempi della recensione di Frostpunk


Il messaggio degli sviluppatori sembra essere: “il capitalismo è male, dobbiamo tornare alle origini!”.

E infatti i primi ribelli che incontri vivono nella natura e mangiano verdure.

Però quanto la leader dei ribelli mi ha proposto di staccare la corrente alla città, invece che a loro, l’ho trovata un’assurdità.

Le scatolette marce di tonno Riomare non sono di certo l’ideale, ma la quantità di verdura da produrre per sfamare tutti non può essere coltivata nella serra.

Andando avanti nel gioco mi è parso di capire che la soluzione migliore sia sempre allearsi con la corporazione di turno, forzando la mano affinché collabori coi ribelli di turno.

Anche se i vari pianeti hanno situazioni socio-politiche differenti, la tiritera è sempre la stessa.


Tuttora mi viene il nervoso ripensando che le “Fazioni Principali” sono fazioni che letteralmente non hanno alcun impatto all’infuori della loro quest/pianeta.

Mentre le varie corporazioni, con negozi ovunque, sono classificate come “Fazioni Secondarie”.


  • La serra nutrita a cadaveri era abbastanza palese.
    Senza contare l’idiozia di convertire il conservificio in un orto, che non sarebbe capace di produrre abbastanza verdure per mantenere la popolazione cittadina e chissà quanta merda è permeata nel suolo negli anni…
  • La famiglia isolata di cannibali era così ovvia che quando sono entrata nella casa non avevo fatto partire la quest “cerca il tizio scomparso”, e comunque ho subito pensato “questi sono cannibali”.
  • Il piano di pensionamento anticipato che invece di essere un paradiso è mattatoio.

E questi sono solo i primi esempi che mi vengono in mente.

Sono anni che sento di quanto OW sia scritto bene.

Magari sono io che mi aspettavo troppo, ma ho la sensazione che Chat GPT avrebbe scritto delle quest più incisive.


Compagni anonimi e spenti

Per quanto mi riguarda, i membri del party sono solo dei bonus alle statistiche e poco più (quando la loro AI non dorme in piedi, o rovina una sezione stealth).

Una delle prime quest riguarda uno spocchioso prete fissato con un libro eretico.

Quando il protagonista glielo consegna, il vicario sclera e chiede un passaggio per trovare un traduttore.

Fino a quel momento aveva considerato il vicario un comune NPC, invece è uno dei possibili compagni.

D’altro canto doveva insospettirmi il fatto che a differenza degli altri non riciclasse le capigliature del menù di creazione del personaggio.

Non pensavo a dei veri e propri membri del party, ma anche a dei personaggi che stanno sulla nave e danno dei servizi.

“Spoiler alert”: compagni sono solo sei, gli arruoli con quest patetiche, e non esiste nessuna opzione di customizzazione per la nave.


Sulla Pioniera, che per forza di cose è la seconda cosa che fai a livello di trama, incappi in un “ragazzino” che sta litigando con le guardie e dopo si auto-invita a bordo.

Nell’ospedale c’è la quest che funge da tutorial del (patetico) sistema di occultamento.

Una volta conclusa, vinci la dottoressa della situazione.

Oddio, a voler esser sinceri è una dottoressa/ragazzina viziata/pirata poser, un po’ come il vicario è uomo di chiesa/hacker/detenuto violento.

Avranno pescato archetipi da un cappello per poi fondere più personaggi insieme?

Ci sono poi i due membri che si aggiungono per trama, rispettivamente nel primo e secondo pianeta della quest principale: una ragazzina naïve e una cacciatrice alcolizzata.

Ci sarebbe anche il robot, ma non riesco a considerarlo un vero membro del party.

Non ha molto da dire e non puoi cambiargli l’equipaggiamento, salvo che non compaia una qualche quest nelle fasi successive del gioco.


In teoria puoi rifiutare tutti i membri del party, e cacciarli in qualsiasi momento.

Forse l’intenzione era spingere il giocatore a viaggiare da solo, vista la quantità di abilità che si attivano solo se sei un lupo solitario.


Parvati, la prima possibile compagna, e quella che mi è sembrata la più caratterizzata.

Si tratta di una ragazzina innocente e un po’ spaesata, con la fissa di dare nomignoli alle cose.

Il padre si è ammazzato di lavoro, e lei ha preso il suo posto come tecnico della macchina del conservificio.

Si aggiunge al party quando andate a parlare col suo capo, per avere la batteria, e nonostante le stia urlando contro che è indietro col lavoro le dice di accompagnare il gentile straniero.

Sulla Pioniera Parvati smania per parlare con l’ingegnera locale.

Nel mio canon mentale, il mondo di OW è un universo così mal messo che la durata della vita è medievo-style, per cui tutti hanno l’istinto di accaparrarsi il primo che trovano per finirci a letto e continuare la specie.

Dopo Parvati farà girare il giocatore tra i vari pianeti a raccogliere cose per avere un appuntamento perfetto.

In realtà un buon 50% delle quest dei compagni è “vai per pianeti a caso a fare un task e poi torna dove eri prima”; non particolarmente stimolante.

E per quanto ne so la cosa si conclude lì.

Forse se compri tutte cose pessime l’appuntamento va male, ma non credo ci sia molto di più.


Sulle prime ci sono rimasta male, ma poi l’ho trovata una cosa positiva perché non avrei saputo chi scegliere dell’anonimo party.

E, se devo essere brutalmente sincera, vista la qualità della storia forse è meglio così.


Il giorno del destino

Mi stavo trascinando lungo OW perché non era eccelso, ma nemmeno così brutto da farmelo abbandonare.

Sono arrivata a Bisanzio con entrambe “le” quest principali attive.

La quest principale del gioco riguarda uno scienziato pazzo che ti scongela, per poi spedirti a recuperare le sostanze che servono a scongelare il resto della tua nave.

Perché, a detta sua, i tuoi compagni di viaggio sono la crème de la crème e salveranno il mondo da questo stato di futuro dispotico marcescente.

Non è chiaro se stia raccontando frottole o ci creda davvero.

Posso solo dire che visti gli “archetipi” che puoi scegliere, durante la creazione del personaggio, nessuno è particolarmente eroico.


Sull’altro fronte abbiamo il consiglio delle varie corporazioni.

Fin dalle prime ore, anche se inizialmente l’ho ignorata (pensando fosse una fake choice), hai la possibilità vendere lo scienziato alle corporazioni e attivare una seconda quest principale.

In quest’altra quest, quando arrivi a Bisanzio vieni incaricato di uccidere una tizia.

Quando ho sbloccato la quest, ero già entrata nel suo ufficio e il gioco non l’ha presa bene.

A questo punto della mia avventura sapevo che era meglio evitare di entrare nelle location contrassegnate con un nome se non c’era un indicatore di quest.

Avevo già sentito puzza di fumo, e spesso ricaricavo un save precedente se una location sembrava esistere unicamente per una quest (tipo i sopracitati cannibali).

Ma avendo raccolto una quest nell’edificio dove è situato l’ufficio della tizia, una quest che avevo anche concluso, non pensavo di dovermi preoccupare.

L’ufficio della tipa si trova al piano superiore, e quando ero salita la prima volta non ero scesa con l’ascensore perché avevo usato il viaggio rapido.

Col risultato che quando sono tornata lì ascensore non scendeva, non saliva e il comando non dava segni di vita.

Ho provato a caricare il salvataggio più vecchio che avevo a Bisanzio, ma era già troppo tardi.

Ho tentato ogni possibile conclusione per la quest: lascia andare la tizia, uccidila, uccidila dopo averle detto di scappare, uccidi il sicario dopo che hai promesso di lasciarlo andare, ecc…

Ma l’ultimo punto della quest era sempre “recupera i documenti dall’ufficio”, e non posso metterci piede in quello stramaledetto ufficio.


Alla fine mi sono rassegnata a essere una brava alleata dello scienziato pazzo, costretta a ignorare la quest del Consiglio perché completamente buggata (cosa che non mi succede da anni).

Decisi di andare a fare altro, da un’altra parte, sperando così che la mappa si sistemasse da sola.

E cosa succede quando metto nel party uno che non uso mai? Offscreen si è offeso perché ho ammazzato la tizia.

È la prima volta che finalmente un membro del party commenta seriamente una mia azione… ed è per una quest buggata e una tizia che ho ucciso nel tentativo di sbloccarla…