Hogwarts Legacy [mini-review]

Hogwarts Legacy

Developer/Publisher: Avalanche Software, Warner Bros. Games

Piattaforma/e:

  • 10 Febbraio 2023 (PS5, Windows, XSX/S)
  • 5 Maggio 2023 (PS4, Xbox One)
  • 14 Novembre 2023 (Switch)

Recensione in breve:

Hogwarts Legacy (HWL da qui in poi) è un gioco uscito un anno fa, tra critiche e ovazioni per vari motivi.

Lo sviluppatore non è propriamente pratico del genere e mi aspettavo un disastro, invece HWL è graficamente impressionante, seppur piagato da una storia contraddittoria e seri problemi nelle meccaniche.

La parte peggiore è quanto poco il setting sia stato utilizzato, ma nonostante tutto… merita il titolo di miglior gioco di Harry Potter.

Però non vuol dire che 70+€ che costa normalmente siano meritati~

Premessa

Tanto per cominciare ormai è vecchio, e chi voleva giocarlo l’ha giocato e probabilmente già dimenticato.

Recentemente era in saldo, non scontato quanto sperassi, ma dopo un anno che ne sentivo tessere le lodi e le critiche mi ero stancata di aspettare.

Se fosse stata una “vera” recensione mi sarei sprecata a cercare più info come cos’è esattamente contenuto del DLC delle Arti Oscure, o la quest semi-giocabile solo su PS5.

Nei feed ultimamente mi sono comparsi articoli su futuri DLC di HWL e altre cose, ma non li ho manco aperti (sembravano alquanto clickbaity).

Se davvero stanno sviluppando nuovi contenuti buon per loro, ma non credo che li comprerò.


Lo sviluppatore

Avalanche Software (da non confondere con Avalanche Studios Group) in precedenza era famosa solo per tie-in principalmente Disney tipo i giochi di Cars e Disney Infinity.

Le prime ore sono impressionanti, ma via via che le ore si accumulavano diventano evidenti le loro mancanze.

Una volta finito ho guardato i trofei e pensato “potrei anche platinarlo”, ma dopo un paio di ore extra ho dovuto chiudere perché ero annoiata a morte.

Ho incontrato qualche bug, ma niente che rompesse il gioco o lo rendesse intollerabile, però ha avuto un anno per essere ripulito.


Sono abbastanza inutili e puoi vendergli solo capi d’abbigliamento, non pozioni o materiali (anche se è ciò che vendono loro).

È comico perché ti ringraziano mentre gli riempi di stracci, anche se trattano solo pozioni o piante assassine.

A un certo punto, ma penso sia la quest “esclusiva” PS5, hai un tuo negozio che però è solo un modo per vendere vestiti a un prezzo maggiorato.

Non sei nemmeno te a gestire il negozio, ma un’elfa domestica (anche se liberi vuole restare lì a fare la negoziante) che non vende nemmeno costumi speciali, compra solo la tua paccottiglia.

Pensandoci ora, HWL non è un RPG “completo”, visto che non hai abilità di tipo commerciale o persuasive.


Le Magie

Non negherò che il sistema di combattimento è abbastanza interessante.

Non c’è una grande varietà di nemici, ma hanno provato a integrare gli effetti delle magie per ottimizzare i tempi di uccisione.

Sulla carta sono tanti, ma la metà non sono utilizzabili in combattimento essendo incantesimi per la stanza delle necessità o utilizzabili solo in determinate situazioni.

Mi ha fatto sorridere che Petrificus Totalus fosse per gli stealth takedown (anche se non ha molto senso che tu possa usarla solo lì).

Ciò che non mi ha fatto sorridere è come questi incantesimi vengono insegnati.


Non nego che, come location, sia molto dettagliata e (irritantemente) labirintica, ma il protagonista non ha una vera vita scolastica.


I professori ti insegnano nuovi incantesimi “extra-curriculum” perché sei indietro con gli anni, e non sarebbe una brutta idea.

È l’implementazione a essere patetica, con professori che ti danno incarichi noiosi come “uccidi tot nemici” e, ancora più assurdo, chi ti insegna cosa.

Per esempio, è la professoressa di cura degli animali che ti insegna Bombarda e, come in altri casi, il gioco mette in evidenza il fatto che si tratti di incantesimi pericolosi pensati per far male alla gente.

Non commenterò sulle maledizioni senza perdono che sono parte di un DLC.

Non le ho usate particolarmente, il massimo uso che ne ho fatto è stato nelle prime ore.

Nella prima sfida in cui incappate per trama è possibile usare solo quelle, anche se ovviamente siete lungi dallo sbloccarle.

Non so quel DLC quanto impatti sulla storia di Sebastian, ma per farsi insegnare “Avada Kedavra” il protagonista deve essere una vera testa di *biiip*

HWL è quasi uno sparatutto e, opinione impopolare, ha rinnovato in me l’odio per i “grilletti adattivi” della PS5.


La storia

Non scenderò nei dettagli, ma per ovvi motivi questa parte non è spoiler-free.

Cosa accade

Il protagonista ha una abilità speciale, la “Magia Antica”, e guarda caso lo affidano alle cure di un professore la cui moglie era fissata con questa magia dimenticata.

Un professore di Hogwarts del passato, capace di usare questa “Magia Antica”, aveva cercato di istruire una studentessa in tale arte e lei lobotomizzò magicamente il padre.

A quanto pare, una sorta di arte innata che trasformai i nemici in galline e scaglia fulmini random può anche strappare i sentimenti dalle persone.

Spaventato dalla cosa, il professore e tre colleghi decisero di nascondere la “Magia Antica” al mondo e diventarne i “Custodi” anche dopo la morte, usando la solita escamotage dei dipinti parlanti.

Nonostante nella storia venga trattata come una grande tragedia, in pratica è una studentessa (diventata poi professoressa) che ha dato un po’ di matto e nulla più.

Ricordiamoci che questa tizia viveva quando già c’era una pletora di magie per torturare e uccidere la gente, lanciare fulmini e trasmutare persone.

C’è anche la sottotrama dei goblin che si vogliono ribellare, sfruttando questa magia, con tanto di boss finale goblin-drago.

Ooook…


Come accade

Solitamente ci sono solo due scelte, una buona e una cattiva (che di solito è semplicemente la scelta “pagami stronzo!”).

In alcuni casi, in forma assai lieve, le scelte influiscono la storia.

Di solito è la frase immediatamente successiva del dialogo dell’interlocutore, talvolta è una cutscene diversa.

Il tutto però non impatta in maniera tangibile la storia.

Per cui i personaggi sembrano un po’ bipolari perché ti dicono di no, scegli una cosa, non importa quale, e dicono di sì.

Non che siano particolarmente caratterizzati…

Credo che il gioco lo pensi, vista la sua insistenza nel dirti “parla coi professori e scopri i loro segreti”, peccato che siano tutti abbastanza amorfi.


Non ho molto da dire sull’open-world: è piatto e monotono, senza tante cose da fare.

Le attività non sono tantissime, e come i nemici, non sono assai variegate…

I borghi sono un po’ ridicoli visto che si tratta di tre case su una stradina fangosa.

Il gioco è ambientato sul finire del 1800, non 1600.


Italiano o inglese?

Avrei volentieri evitato di giocare col doppiaggio italiano, ma ho dovuto subirlo.

A parte i soliti problemini dovuti a doppiatori non particolarmente ispirati, o direzione nel doppiaggio assente, il cast di HWL è palesemente multi-etnico e in italiano tutti parlano un italiano perfetto.

Lungi da me dire che avrei voluto dei doppiatori italiani che scimmiottano un accento indiano o africano, però ha tolto un po’ di “flavor” al tutto.

Inoltre, non avendo l’inglese nelle orecchie, non ho potuto notare le castronie dell’adattamento.

Aspettate che la Salani scopra che tutti gli altri adattano ancora i nomi dei personaggi!

Per chi non lo sapesse in inglese Infaustus si chiama Ominis Gaunt, il perché non chiedetelo a me~


Tirando le somme

Non posso dire che HWL sia un brutto gioco, è “serviceable”.

È senza alcun dubbio il miglior gioco a tema Harry Potter disponibile al momento.

Lego Harry Potter ha i suoi momenti, ma sono ancora traumatizzata da quel bug che mi ha costretto a ricominciare un intero anno…

Essendo un gioco Warner nel prossimo futuro calerà drasticamente di prezzo.

HWL ha retto un po’ di più a causa del franchise e del fatto che le versioni old gen ci hanno messo un po’ a uscire.

Ma non mi stupirebbe vederlo praticamente tirato dietro digitalmente tra qualche mese.

Mentirei se non dicessi che tutto sommato aspetto speranzosa un sequel, perché come base di partenza è dignitosa.